Se pensiamo a Steve Jobs lo immaginiamo vestito in jeans e dolcevita nero. Era la sua divisa.
Amava la semplicità e aveva scelto di ridurre il numero di decisioni inutili (come quella di come vestirsi) da prendere ogni giorno, risparmiando così tempo ed energie.
Paradossalmente, con i suoi prodotti, ha spalancato davanti ai nostri occhi, anzi polpastrelli, il baratro (stressante) di una scelta infinita: attraverso lo smartphone siamo immediatamente catapultati in un mondo virtuale nel quale abbiamo la possibilità di scegliere contenuti infiniti e di passare altrettanto rapidamente da una proposta ad un’altra.
Ed è subito digital detox: decongestionarsi dal digitale.
Ma perché?
Sono almeno tre i motivi per i quali sarebbe opportuno non esporsi al digitale, ai social, a internet, per tempi prolungati.
1. Per i danni all’attenzione
Il mondo digitale, e i social in particolare, hanno come scopo principale quello di attirare la nostra attenzione. I famosi ‘algoritmi’ fanno proprio questo: selezionano e promuovono i contenuti che attirano maggiormente l’attenzione.
Più la nostra attenzione viene catturata, più il nostro cervello è plasmato da questa esposizione continua.
L’attenzione, spostandosi rapidamente e continuamente da un contenuto all’altro, si frammenta e così facendo determina alcune probabili conseguenze:
- disimpariamo a restare concentrati su una cosa per più di pochi secondi
- non riusciamo a concludere in modo soddisfacente e in tempi ragionevoli le nostre attività importanti
- reiteriamo questo circolo vizioso spinti dalla gratificazione immediata che il cervello riceve quando le dita scrollano il feed o toccano uno schermo
Facilità a distrarsi e stress indotto da questo tipo di multitasking non fanno altro che peggiorare le nostre performance e il nostro benessere.
2. Per per i danni alla memoria
L’attenzione è fondamentale non solo per comprendere, ma anche per ricordare.
Uno studio pubblicato su Nature nel 2020 ha dimostrato che la distrazione impedisce a ciò che viene (appreso) subito dopo di essere recuperato dalla memoria.
L’esposizione eccessiva al digitale, frammentando l’attenzione, peggiora quindi anche le capacità mnemoniche.
3. Per i danni alla sfera sociale
FoMO (Fear of Missing Out) e IAD (Internet Addiction Disorder) sono solo due delle patologie che l’iper connessione ha fatto nascere.
La prima è la paura di essere tagliati fuori dal mondo, e di rimanere ‘indietro’, se non si controlla continuamente ciò che avviene sui social, mentre la seconda è una patologia che causa un progressivo distaccamento e disinteresse per la realtà a favore delle attività virtuali.
I soggetti colpiti da questi disturbi sperimentano una vera e propria dipendenza dai social e dal digitale, e per loro ha ancora più senso correre ai ripari con il digital detox.
Come mettersi in pausa?
Come spesso amo ripetere: fai un piano e attieniti ad esso!
Acquisire consapevolezza è di sicuro il pre-requisito. Conoscere gli effetti dell’esposizione ai social e al digitale sul nostro cervello e sul nostro benessere psico-fisico è il primo passo per mettere in atto comportamenti adeguati e positivi.
Successivamente, quando abbiamo realizzato che il nostro comportamento attuale ci espone effettivamente a rischi elevati o addirittura ci sta già causando problemi reali, dobbiamo cambiare abitudini.
Il cambiamento è possibile, ma non è immediato.
Il consiglio è di identificare alcune buone prassi e pian piano (ma senza demordere) farle diventare comportamenti abituali. Alcuni esempi:
- stabilisci delle fasce orarie/giorni in cui non guardare i social e/o dispositivi digitali (ad esempio durante i pasti, un’ora dopo esserti alzata, un’ora prima di andare a dormire…);
- elimina le notifiche e/o chiudi il telefono in un cassetto mentre stai lavorando (vedrai come diminuiranno le distrazioni e aumenterà la produttività);
- scegli una stanza digital free, in cui non avere e non utilizzare dispositivi digitali (può essere la camera da letto);
- collabora nella formazione di queste nuove abitudini con amici o familiari (sarà più semplice resistere alle tentazioni);
- sostituisci l’azione ‘dannosa’ (es. controllarare il telefono, accendere la tv, scrollare il feed dei social…) con qualcosa di piacevole e analogico (ad esempio alzati e cammina, bevi un bicchiere d’acqua, sfoglia una rivista).
Ricorda di non pretendere tutto e subito: inizia con una nuova abitudine e solo quando l’avrai acquisita passa alla successiva, fino a che non avrai raggiunto un nuovo equilibrio.
Insomma, mettere in pausa il nostro cervello dagli stimoli continui che il digitale ci offre è un modo sano di utilizzare la tecnologia, senza farsi consumare da essa.