Ebbene sì, nelle ultime settimane ho peccato di disattenzione e, forse, anche di presunzione.
Ho dimenticato una delle lezioni più importanti mai ricevute: inutile ostinarsi a tagliare un albero quando si ha in mano un’ascia smussata.
Molto più saggio, e più efficace, fermarsi e affilare l’ascia.
Vale nel lavoro e vale nelle cose della vita.
Nell’affannarsi quotidiano per raggiungere i nostri obiettivi, spesso ci troviamo nella posizione del boscaiolo che, impaziente di abbattere alberi, trascura l’affilatura dell’ascia.
Andiamo avanti a testa bassa, ostinatamente, e spesso anche quando il nostro corpo o la nostra mente ci mandano segnali disperati: fermati!
Invece, proseguiamo ottusamente, l’ energia diminuisce e l’ascia si consuma, noi continuiamo imperterriti, ignorando la necessità di affilarla. Con il passare del tempo, l’ascia diventa sempre più smussata e inefficace, e il lavoro diventa sempre più faticoso e improduttivo.
Oggi confesso di aver commesso questo errore (di nuovo!).
Mi costringo quindi a ripassare le basi, e vi invito a farlo con me:
1. Riconosciamo l’importanza delle pause: le pause non sono segni di debolezza, pigrizia o follia, ma sono fondamentali per rigenerare mente e corpo.
2. Pianifichiamo queste benedette pause: assicuriamoci di includere alcune pause nella nostra giornata lavorativa. Questo non solo ci aiuta a prevenire l’affaticamento, ma è proprio l’unico modo possibile per rendere sostenibile nel tempo un periodo di attività intenso.
3. Esercitiamoci ad ascoltarci: impariamo a riconoscere i segnali di stanchezza e stress e ad agire, responsabilmente, di conseguenza. Quando ci sentiamo esausti o sopraffatti, fermiamoci e facciamo una pausa. Non sarà questo tempo a farci mancare gli obiettivi; anzi, riprenderemo il lavoro con una prospettiva più chiara e concentrata.
4. Troviamo un equilibrio: alleniamoci a trovare e a mantenere un equilibrio tra lavoro e riposo e non eliminiamo mai troppo a lungo il tempo dedicato al riposo e allo svago.
Quello stesso giorno, subito dopo il racconto del boscaiolo, mi è stato dato anche questo consiglio: non lasciar passare mai più di 15 giorni senza fare cose, vedere persone e andare in posti che ti fanno stare bene. Ne va della tua salute mentale e, a lungo, fisica.
E per concludere un’altra grande verità: la foresta non scappa. Mai.