Piante da interno: cinque consigli per il mese di gennaio

19 Gen 2021 | Green Living

Per chi ama le piante come me, l’inverno è la stagione nella quale dedicarsi alle piante da appartamento. In primavera e in estate sono l’orto e il giardino ad avere bisogno delle mie cure (e io delle loro), mentre le piante da interno, portate sotto il portico, in zone ben ombreggiate, francamente se la sbrigano da sole, diventando più meravigliose che mai.

Durante l’inverno invece tutte le mie attenzioni sono dedicate a loro.
Curare e coccolare la Dracena o cercare di rinvigorire la Yucca sono le mie attività del mese di gennaio. Per non parlare poi degli sforzi profusi per far sopravvivere la Euphorbia pulcherrima, meglio nota come Stella di Natale…ma di questo parleremo in un altro post.

Non so voi, ma io, anche dopo tanti anni, non sono in grado di prevedere che impatto avrà la stagione fredda sulle mie piante: sembra che ogni anno il grado di umidità, gli spifferi e la luce possano variare così tanto da rendere impossibile lasciare le piante nella posizione loro assegnata, magari perché “lì, stanno proprio bene!”.

 

Ecco quindi il primo consiglio: sfruttiamo la meravigliosa luce che i giorni di bel tempo regalano (e questo mese di gennaio 2021 sembra per ora abbastanza prodigo di sole) per avviare una rotazione periodica delle piante da interno in modo che tutte ricevano la loro dose ottimale di luce, calore e umidità.

Quando la Dracena ci sembra giù di tono, spostiamola nella zona del salotto in cui la luce, mai diretta, è migliore, lontana da spifferi e da fonti di calore.

Quando la Yucca ha le foglie che tendono ad ingiallirsi e ad assottigliarsi, mettiamola in bagno, perché riceva una dose extra di umidità.

 

Il secondo consiglio è quello di tenere puliti i vasi dalle foglie cadute (per evitare che si creino marciumi e le piante possano essere attaccate da funghi), rimuovendo anche le foglie che presentano annerimenti o parassiti. Io non amo utilizzare troppi prodotti chimici, e devo dire che, complice una certa fortuna e il fatto che scelgo piante resistenti e facili da trattare, per ora me la sono sempre cavata con queste semplici pratiche.

 

Il terzo consiglio è quello di non farsi prendere la mano con le annaffiature. Coordiniamoci con chi vive con noi in modo da non bagnare eccessivamente le piante, calibrando le annaffiature in base alle esigenze. Per molte piante da interno questo significa annaffiare, durante l’inverno, non più di una volta la settimana, e, in ogni caso, solo quando il terreno è perfettamente asciutto.
Spesso poi è sufficiente vaporizzare le foglie utilizzando acqua demineralizzata. Io adopero l’acqua di risulta dell’asciugatrice, per le piante da appartamento fa miracoli!

 

Il quarto consiglio è esagerare. Perché limitarsi a pochi esemplari da interno quando ci sono tante zone della casa che non aspettano altro che un tocco di verde?
Per quanto mi riguarda al momento abitano con me una Dracena, una Yucca, una Euphorbia pulcherrima, un Anthurium, tre Spatifillo e due Kalanchoe. Per molto tempo mi sono limitata ad un numero di piante che fosse compatibile con le zone più luminose della casa, tralasciando tutti quegli ambienti che ricevono poca luce. Nel corso delle prossime settimane ho però deciso di introdurre nuove piante e provare ad ottenere quel particolare effetto giungla in grado di trasformare l’aspetto di una stanza. Le piante tra cui scegliere sono tantissime, c’è solo l’imbarazzo della scelta: io sono orientata sul Pothos, sul Ficus e sulla Felce.
Trattandosi di piante che necessitano di poca luce, potrò collocarle nella zona del soppalco, sulla scala, in bagno, e sulle mensole più alte della cucina, al posto di quelle simpatiche piante finte comprate anni fa all’Ikea. Nel caso del Pothos l’idea è di sfruttare la sua capacità di allungarsi per creare decorazioni aeree sulle pareti di casa.

 

Infine, il quinto consiglio è sperimentare. Perché utilizzare il solito vaso!
Per dare un’aria diversa alla solita pianta da interno io ho cominciato a mettere le mie piante in vecchie zuppiere sprovviste di coperchio.
Il contrasto tra la semplicità delle piante e la raffinatezza delle ceramiche riesce a creare un effetto finale veramente riuscito.
Unica accortezza, rispetto all’utilizzo di un vaso tradizionale con foro sul fondo, è quella di prestare ancora maggiore attenzione a non bagnare troppo le nostre piante.

Sono Claudia e sono una professional organizer

Ti aiuto a migliorare le tue capacità organizzative attraverso la gestione consapevole di spazio, tempo, energie e denaro


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