Tengo un’agenda da sempre.
Tenere un’agenda per me ha molti significati: essere più produttiva, gestire al meglio impegni e imprevisti, sentirmi più ‘preparata‘ ad affrontare il quotidiano, dare concretezza ai miei progetti, tenere traccia di ciò che accade (avete mai provato a riprendere in mano una vecchia agenda? Beh, provateci e poi fatemi sapere).
Negli anni ne ho provate tante: moleskine giornaliere, settimanali, planner ad anelli ricaricabili, taccuini rilegati. Solo una cosa non ho mai cambiato: l’agenda doveva essere di carta.
Scrivere a penna sulla carta mi aiuta a chiarire il pensiero, a definire meglio le priorità, a ricordarmi le cose.
Ultimamente sono passata al Bullet Journal e credo di aver trovato la dimensione ideale per me, in questa fase della vita.
Ma anche se amo tanto la carta, non sono certo il tipo che rifiuta la tecnologia e il digitale.
Affianco l’agenda cartacea con altri strumenti organizzativi digitali: calendario dell’i-phone (impostando a seconda dei casi anche allarmi e sveglie), note sul cellulare, liste.
Ritengo che il mix ideale non esista, ma che invece sia il risultato di diversi fattori che variano da persona a persona, e per la stessa persona nel tempo: il periodo di vita che si sta attraversando, il tipo di lavoro svolto, la situazione famigliare, le specifiche esigenze che si hanno in un determinato momento.
Che cosa segnare in agenda
- Obiettivi da raggiungere – specialmente a inizio anno, o quando si avvia un progetto, mi segno nella sezione mensile del mio BuJo, l’obiettivo che voglio raggiungere;
- Progetti da realizzare – una pagina del BuJo è semplicemente la lista dei progetti;
- Attività – sono le singole e specifiche azioni necessarie per l’avanzamento dei progetti, quando un’attività si completa di solito ne nascono altre che ci fanno progredire;
- Appuntamenti ‘indeterminati’ – quando un impegno è ancora piuttosto indeterminato, ad esempio so che dovrò passare dal meccanico in settimana, ma ancora non ho certezza su giorno e ora, allora lo segno in agenda;
- Indagini – chiamo così tutte quelle questioni da chiedere/verificare per poter procedere con la definizione di una nuova attività;
- Telefonate da fare – per piacere, per lavoro, per networking…
- Routine che voglio sviluppare – utilissimo per me inserire in agenda uno slot temporale specifico per consolidare un’abitudine;
- Tempo per me – non dimentico mai di prevedere del tempo per fare cio che amo.
Che cosa non segnare in agenda
- Appuntamenti ‘determinati’ – quando un impegno è definito da data, ora e luogo, lo inserisco direttamente nel calendario, e se necessario imposto un allarme;
- Libri da leggere e Libri letti – preferisco utilizzare liste digitali (più semplici gestire cancellazioni e modifiche), ma potete anche servirvi di App come anobii;
- Lista delle cose da comprare – trovo più utili le note su iphone o post-it sul pc, e una volta smarcate si cancellano;
- Idee per regali – mi piace utilizzare liste digitali o file excel in cui tener traccia delle idee regalo e dei regali fatti (per evitare doppioni);
- Compleanni – cosa c’è di meglio del calendario dell’i-phone?
- Codici fiscali, numero tessere sanitarie, targhe automezzi, etc – note iphone, facilmente condivisibili con nonni o partner in caso di necessità.
Come si intuisce dalle liste qui sopra, l’agenda è lo strumento organizzativo che mi consente di dare struttura al tempo, pianificando le giornate e le settimane in modo da raggiungere gli obiettivi che mi sono proposta.
Insomma, quasi una forma d’arte.