Il trasloco è da sempre annoverato tra gli eventi molto stressanti nella vita di una persona.
‘Subire’ un trasloco – dettato da motivi lavorativi o da scelte altrui – è certamente ancora più stressante che non affrontare un cambiamento frutto di una nostra scelta consapevole.
In entrambi i casi però, uno dei fattori in grado di proteggere la nostra integrità psico-fisica è un’accurata organizzazione di questo evento.
Pianificare e gestire attivamente questo passaggio della vita ha il potere di abbassare i livelli di ansia e tenere lontano il rischio di burnout.
Vediamo allora che cosa fare per organizzare un trasloco nel migliore dei modi.
Innanzitutto, una premessa: il trasloco che stai per affrontare può essere più o meno leggero e comportare uno spostamento a breve raggio, per un breve periodo di tempo, e con il mantenimento di una ‘base’ operativa dove lasciare quello che non ti servirà, oppure, al contrario, può trattarsi di un impegnativo e semi-definitivo trasferimento dall’altra parte del mondo.
Questo lo sai solo tu, ma i passaggi che ho indicato rappresentano comunque una guida nell’organizzazione che può essere seguita per ogni tipo di trasloco.
1. Parti per tempo e vai a ritroso
Comincia dalla fine!
Individua sul calendario la data del trasloco e segui a ritroso la linea del tempo: di quanti giorni disponi?
Chiediti poi se, da oggi alla fatidica data, hai davanti tutti giorni ‘buoni’ per fare qualcosa o se invece ce ne sono alcuni in cui sai già adesso che non potrai dedicarti ai preparativi: segna anche questi.
Fai una lista delle attività propedeutiche al trasloco: che si tratti di prendere le informazioni che ti servono, eseguire un’attività in prima persona o delegarla a qualcuno, segna tutto, anche in ordine sparso, in modo da svuotare la mente e appuntare quante più cose possibili su un supporto esterno. Mano a mano che ti vengono in mente nuove attività, aggiungile alla lista!
Metti in evidenza tutte quelle attività che sono interdipendenti tra loro: ossia quelle attività che devono essere necessariamente svolte prima o dopo un’altra.
Per ogni attività decidi quanto tempo ti serve per finirla, la data di inizio e la data di fine. Sii prudente e realistica nel fare questa stima e prevedi sempre un po’ di contingency, cioè del tempo in più nel caso qualcosa dovesse andare per le lunghe.
Considera chi sarà a svolgerla: se sarai da sola, se avrai degli aiuti o se delegherai completamente l’attività.
Se ti piace l’idea puoi provare a mettere tutto questo su un diagramma di Gantt: in ascissa (in questo caso le colonne) il tempo, suddiviso nell’unità minima che più ti fa comodo (giorno, settimana, mese); in ordinata (nelle righe) le varie attività, con l’indicazione di chi la dovrà svolgere. Puoi evidenziare la durata delle singole attività colorando il periodo che va dalla data di inizio alla data di fine.
2. Prima di tutto elimina il superfluo
Tra le attività ti consiglio di non dimenticare di inserire il decluttering.
Cogli l’occasione del trasloco per passare in rassegna la tua casa, catalogare quello che contiene ed eliminare tutto quello che non ti serve.
Puoi decidere di procedere una stanza alla volta e dedicando momenti specifici al decluttering (che segnerai sul calendario o sul diagramma di progetto), oppure puoi riservare al decluttering il periodo immediatamente precedente l’attività di inscatolamento. Scegli in base al tempo a tua disposizione e alle tue preferenze.
Ma il mio consiglio è di catalogare tutti gli oggetti, stanza per stanza, eliminandoli o decidendo dove andranno: nella nuova casa (e quindi negli scatoloni), in un deposito e/o in un garage, o se resteranno nella casa attuale.
Questo catalogo ti servirà in seguito, al momento di preparare gli scatoloni: pertanto ti consiglio di farlo accuratamente e in modo che sia facilmente reperibile e comprensibile, specialmente nel caso tu non sia la sola a doverlo utilizzare. Una lista in formato elettronico di solito soddisfa queste esigenze ed è anche facilmente condivisibile.
3. Analizza la nuova casa e i suoi spazi
Non appena avrai la piantina e le foto della nuova casa studia gli ingombri degli arredi che, eventualmente, porterai con te e gli spazi a tua disposizione.
Questo ti consentirà di decidere quanto portare con te e di valutare l’acquisto o il trasloco di nuovi mobili contenitori.
Chiaramente molto dipende da come sarà la nuova casa: se già arredata o vuota, se simile a quella dove vivi attualmente o molto diversa, per grandezza e disposizione dei locali.
Può essere utile fare una copia della piantina e disegnare i mobili che porterai con te, indicando, per armadi e credenze, quello che andrai a collocare al loro interno. Avrai in questo modo la possibilità di verificare, almeno su carta, il rispetto del principio ‘ogni cosa al suo posto, un posto per ogni cosa‘.
4. Decidi cosa ti servirà nell’immediato
Decidi che cosa ti servirà appena trasferita.
A livello di utensili tutto ciò che la casa nuova non ha già in dotazione, e dovrai quindi portare tu, e che ti serviranno per cucinare, pulire o fare piccole riparazioni.
Non dimenticare un set minimo di biancheria da letto, da cucina e da bagno.
Infine, gli effetti personali: un cambio di vestiti, i prodotti per l’igiene della persona, gli strumenti tecnologici e i caricatori, i documenti più importanti che è bene avere a portata di mano.
Tutto questo costituirà lo starter kit che ti permetterà di sopravvivere adeguatamente fino a che non avrai disfato i primi bagagli e scatoloni.
5. Cataloga e Inscatola
Armati di pennarelli colorati, scotch resistente, forbici, scatoloni, pluriball e carta di giornale e, almeno in un primo momento, di carta e penna.
Recupera l’inventiario che hai fatto all’inizio, nel quale hai deciso che cosa portare con te nella nuova casa. Tutto quello che fa parte dello starter kit lascialo per ultimo. Parti dagli oggetti che ti serviranno meno (abiti del cambio stagione, supellettili,
Prima di cominciare ad inscatolare pensa a un tuo sistema di contrassegno delle scatole: è molto comodo, di solito, utilizzare il locale di destinazione (tutto quello che andrà in cucina, quello che andrà nell’ingresso, in bagno, etc…).
Non fare scatoloni troppo pesanti: sono difficili da spostare e rischiano di danneggiarsi di più per il peso.
Proteggi tutto ciò che è fragile con il pluriball e chiudi gli spazi con carta di giornale.
Contrassegna ogni scatola con un foglio A4 (inserito in una bustina trasparente in modo che sia protetto dalla pioggia) su cui scrivere:
- il locale di destinazione degli oggetti contenuti (es. CUCINA)
- il numero progressivo dello scatolone (es. 1/5, 2/5, etc…)
- l’indicazione precisa degli oggetti e, se significativo per te, il loro numero (es. 8 bicchieri, 6 tazze, etc…)
- se il contenuto è fragile
6. Monitora
Monitora almeno ogni settimana l’andamento del tuo progetto e aggiusta il tiro se necessario.
Verifica di essere in linea con i tempi e di aver indirizzato tutte le attività necessarie.
Se ti accorgi di aver dimenticato qualcosa, niente panico! Inseriscilo nel piano e trova il tempo giusto per completare anche questa attività.
In generale, non aver paura di delegare, chiedere aiuto o anche decidere che forse, quella cosa, la puoi anche non fare.
Stai lontana dall’ansia di perfezionismo e bada a quello che davvero è essenziale.
Se volevi cogliere l’occasione del trasloco per tinteggiare la casa (che magari è di tua proprietà e che stai lasciando per un anno), ma ti rendi conto di non avere nè il tempo, nè le energie per farlo…beh, rivedi il piano e rimanda tranquillamente l’attività ad un altro momento, magari prima del tuo rientro.
Ultimo, ma per me importantissimo, premiati.
Decidi che cosa regalarti per ricompensare te stessa dell’ottimo lavoro fatto.
Una cena nel locale più carino della nuova città, una serata tutta per te prima della partenza (mettila nel piano!), un nuovo paio di scarpe appena arriverai nella nuova casa, come ricompensa di tutte quelle che hai eliminato con il decluttering!