Ti è mai capitato di vivere momenti di grande cambiamento della tua vita personale o professionale, o magari in entrambe le sfere?
Hai mai provato la sensazione di non avere più un appoggio stabile sotto i piedi e di galleggiare nelle tue giornate senza punti fermi e sufficiente concretezza?
Quando le abitudini, i punti di riferimento e le routine che, anche con fatica, avevi costruito nella tua vecchia vita non servono più, non si adattano al mutato contesto e ai tuoi nuovi scopi, dare una forma alle giornate, alle settimane e ai mesi può non essere così facile. O così veloce.
Specialmente se hai tanto desiderato il cambiamento e lavorato sodo per realizzarlo, puoi restare sorpresa, addirittura sconcertata, dal fatto che quello che nella tua testa era così chiaro e che attendeva solo di poter essere messo in pratica, all’improvviso non si è rivelato per niente facile realizzare.
A me tutto questo è capitato.
E puoi immaginare il livello di fastidio e incredulità per il fatto che capitasse proprio a me, che per professione ho scelto di aiutare gli altri a creare routine efficaci.
Ma che dire?
Innanzitutto, nessun chirurgo opera se stesso.
Inoltre, forse proprio il mio essere una professional organizer mi ha fatto pensare di poter avere la meglio sul tempo.
Ho dimenticato che per gestire efficacemente un (grande) cambiamento è necessario che il tempo, semplicemente, passi.
Provo a spiegarmi meglio.
Se è vero che avere degli obiettivi e costruire un piano per raggiungerli è un requisito essenziale, è anche vero che dobbiamo dare il tempo alle situazioni di accadere e resistere alla fretta di voler definire e cristallizzare troppo prestao la nuova realtà in un modello che ‘tenga insieme tutto’.
Primo perché molte informazioni, quelle più dettagliate e specifiche, non è detto che siano già a nostra disposizione.
Quando si affronta un cambiamento, anche se deciso da noi e in qualche modo preparato, non abbiamo a disposizione da subito tutte le informazioni che ci serviranno per viverlo.
Probabilmente se aspettassimo di averle, non ci muoveremmo mai.
In secondo luogo perché trovarci in determinate situazioni, e sperimentarne, nel concreto, le difficoltà è un passaggio necessario per ipotizzare una strategia efficace, metterla alla prova con determinazione e pazienza e, dopo, trasformarla stabilmente e con soddisfazione in nuove routine.
In momenti di grande cambiamento anche rispettare le abitudini più collaudate può diventare problematico o controproducente.
Le attività cambiano, gli orari si modificano, il livello di incertezza e la sua collocazione varia, i punti fermi si spostano, i nostri scopi sono cambiati e le nostre energie possono essere diverse o distribuite diversamente rispetto a prima.
Per restituire un nuovo ordine alle nostre giornate, spesso, è necessario fare un intero giro intorno al sole.
Ma questo viaggio è un processo di continuo miglioramento. Se affrontato con consapevolezza e senza fretta, può insegnarci molto di noi stessi e ci farà arrivare a destinazione più preparati per vivere in modo appagante la nuova fase della nostra vita.
Recupera quindi in questa fase di transizione alcune buone prassi:
- non stancarti mai di provare a dare una forma alle tue giornate;
- mettia alla prova le nuove abitudini e sperimentale per qualche giorno consecutivo prima di decidere se fanno per te o no;
- non avere paura di fare cambiamenti e di modificare quello che dipende da te, non ultime le tue idee e convinzioni;
- chiediti spesso che cosa vuoi davvero e quali sono le tue priorità: nella fase di transizione che stai attraversando e dopo, quando sarai arrivata dall’altra parte;
- sii gentile con te stessa e celebra ogni risultato ottenuto.
Perché il cambiamento inizia sempre con un piccolo passo.
