La potenza della collaborazione

24 Nov 2022 | Life Travel Soul

Oggi sul blog c’è una sorpresa per te.

Questo articolo è stato scritto a quattro mani e nasce dalla collaborazione tra Irene de Il diario dell’ organizzazione e Claudia di LiberaLaMente.

Partendo dalla nostra esperienza di Professional Organizers, colleghe e amiche, ti vogliamo raccontare come la collaborazione sia uno strumento potentissimo per migliorare l’organizzazione personale.

Ma prima di cominciare facciamo le presentazioni.

Claudia: “Ho conosciuto Irene in occasione del corso avanzato per diventare Professional Organizer. Pur avendo molti anni meno di me, l’ho subito sentita vicina e in grado di comprendermi perfettamente. La sua solarità e schiettezza, incorniciate da un viso angelico e da un sorriso che si apre sempre ad accogliere l’altro, sono state le caratteristiche che più mi hanno conquistata fin dall’inizio. Il fattore differenza d’età, come dicevo, non l’ho mai visto come un ostacolo o un limite al nostro rapporto. Anzi. È l’ennesima occasione per arricchire il confronto che manteniamo con regolarità e senza fatica.

Irene: “Ho conosciuto Claudia come ho conosciuto tante altre persone nel 2021: dietro ad uno schermo. Era, e purtroppo è tuttora, l’epoca in cui molte attività vengono svolte on line. Tra queste anche e soprattutto i corsi di formazione, inclusi quelli di Organizzare Italia, ai quali mi sono iscritta poco dopo aver scoperto questa professione a fine 2020.

Claudia era presente al Corso Base: un weekend di full immersion nei temi organizzativi che tanto mi affascinano.

Ha qualche anno in più di me e questo ha fatto sì che la vedessi come un modello e una conferma delle scelte che stavo facendo.

Qualche settimana dopo, quando mi sono collegata alla zoom call del primo giorno di Corso Avanzato, sento una voce familiare che mi saluta calorosamente da uno dei riquadrini dei partecipanti, ed era proprio lei!

Durante quei sei weekend, spalmati su sei mesi dell’anno, abbiamo legato molto anche grazie ai progetti di gruppo che propone il corso, e da lì non ci siamo più sciolte.

La cosa che ho sempre apprezzato tanto di lei è che mi ha da subito trattata come una sua pari, dall’alto delle sue esperienze di vita avrebbe potuto rivolgersi a me come una ragazzina che da lei poteva solo imparare (e avrebbe avuto tutte le ragioni per farlo), invece questa cosa nuova a cui ci stavamo affacciando entrambe ci ha messe esattamente allo stesso livello: non contava l’età, l’esperienza o il trascorso. L’una poteva imparare dall’altra e viceversa, supportandoci a vicenda in questo nuovo percorso.

Com’è nata l’idea

Durante uno dei nostri scambi di messaggi vocali, che colmano molto bene la distanza tra Padova e la Brianza, e, in seguito, in uno dei nostri periodici appuntamenti su zoom abbiamo pensato che sarebbe stato bello dare una forma concreta al rapporto di collaborazione e sostegno reciproco che ci caratterizza da diversi mesi.

Ci siamo trovate d’accordo nell’idea di raccontare la nostra esperienza di collaborazione per far emergere come ci abbia aiutato e continui ad aiutarci ad allenare le nostre competenze organizzative.

In che modo? Secondo noi, almeno in tre modi.

1. Collaborare ci aiuta a prendere abitudini funzionali ed efficaci 

Charles Duhigg, nel suo libro “Il potere delle abitudini”, afferma che le probabilità di modificare con successo un’abitudine aumentano di molto se si crede nella possibilità del cambiamento.

E che questa fiducia emerge meglio quando si è inseriti in un gruppo.

Ecco, noi crediamo di essere un esempio concreto della validità di questa teoria.

Unendo le nostre forze siamo infatti state in grado di costruire, piano piano, le nostre nuove routine come libere professioniste.

L’abitudine presa di sentirci e confrontarci con regolarità, non solo per passare il tempo, ma per lavorare allo sviluppo dei nostri progetti, ci ha permesso di restare ancorate ai nostri obiettivi e alla convinzione che saremmo riuscite a raggiungerli.

Ci ha aiutate a combattere procrastinazione e distrazioni, fino a rendere il lavoro, quotidiano e costante, sempre più un’abitudine che richiede meno fatica mentale

Senza questa collaborazione e sostegno reciproco saremmo state altrettanto capaci di tener fede ai nostri piani e di raggiungere gli obiettivi?

Noi pensiamo di no.

2. Collaborare consente di individuare più facilmente priorità e obiettivi 

La collaborazione e l’incontro fra due (o più) soggetti consentono di prendere consapevolezza delle priorità e degli obiettivi, essenziali per costruire una solida ed efficace organizzazione.

È più difficile fare un brainstorming da soli, senza nessuno a dirti “che stupidaggine” o “bella idea!” o a suggerirti altri concetti da elaborare che potrebbero portarti al tuo obiettivo.

Collaborare invece con un collega o il consulente di riferimento può avere dei benefici su più livelli.

Dopo aver frequentato il corso avanzato, eravamo fermamente convinte di voler entrare in APOI, ma ci sembrava un passo enorme da compiere.

Così, abbiamo iniziato a confrontarci per messaggi, diciamo alla rinfusa, quando ci veniva in mente qualcosa che poteva interessare all’altra. Poi, il lampo di genio: creare un appuntamento settimanale in cui raccogliere insieme le idee e individuare con chiarezza le priorità, le cose da fare prima di tutto e di conseguenza quelle successive o facoltative.

Quegli incontri sono state occasioni per aiutarci a focalizzare e chiarire a noi stesse cosa volevamo davvero, senza perdere tempo in paranoie o ansie inutili.

Insieme, la strada da seguire era lampante, gli step da applicare erano ben scanditi, non restava che mantenere questa routine e tra un incontro e l’altro svolgere le attività che ognuna si era prefissata.

Brian Tracy, nel suo libro “Eat that frog!” ci spiega vari metodi per individuare le priorità fra la lista di cose da fare, per esempio il metodo ABCDE (affiancare una lettera ad ogni attività in base alla priorità di svolgimento), o la regola del tre (individuare le tre attività da svolgere assolutamente in quella giornata, quelle che porteranno un maggior beneficio al lavoro).

Il libro si concentra sull’individuo, ma trovo che applicando in una coppia o gruppo di lavoro le nozioni elencate, i tempi vengano ridotti di parecchio e quindi ottimizzati, le energie sfruttate al massimo e in maniera più produttiva, e alla fine anche il divertimento gioca la sua parte 😁.

3. Collaborare porta allo sviluppo di un maggiore senso di responsabilità

Il confronto continuo e la collaborazione ci allenano all’ascolto dell’altro, alla cura nello svolgimento delle attività, al rispetto reciproco e alla responsabilità verso gli impegni presi: tutte caratteristiche e qualità che aiutano l’organizzazione in tutte le sue sfaccettature.

Tornando all’esempio fatto prima, grazie ai veri e propri appuntamenti che ci siamo date, abbiamo mantenuto una “disciplina” nelle nostre modalità di collaborazione e interazione: ogni settimana, stesso posto, stessa ora (sempre che cose davvero più importanti non sopraggiungessero).

Questo perché tra noi è nato e cresciuto un rispetto reciproco, siamo consapevoli del valore delle risorse e delle opinioni dell’altra e non le diamo per scontate.

Il continuo allenamento a mantenere gli impegni presi risulta in costanza e disciplina, che aiutano a potenziare le competenze organizzative.

lo stesso manifesto APOI parla infatti di organizzazione come rispetto (Essere organizzati aiuta ad aver cura delle risorse degli altri, a mantenere gli impegni presi e a guadagnare fiducia) e responsabilità (Organizzarsi facilita nel prendere gli accordi che si è in grado di sostenere e a mantenerli).

Trovi qui tutti i nove punti che compongono il Manifesto APOI. Potrai anche anche decidere di sottoscriverlo tu stess* se ne condividi i principi, e aggiungere di tuo pugno un eventuale decimo punto, scrivendo cosa significa per te “organizzare”.

Cosa ne abbiamo dedotto… 

Claudia: “Qual è stato per me il vero potere di questa collaborazione con Irene? Senza dubbio la condivisione dei momenti difficili, della stanchezza, dei dubbi e delle paure. Espressa senza filtri e senza paura del giudizio. Trovare dall’altra parte una persona accogliente e non giudicante è stata la chiave per poi riuscire a godere anche dei vantaggi di una migliore focalizzazione sugli obiettivi, di un ancoraggio ai tempi condivisi e di una perseveranza alimentata dal piacere della reciproca compagnia.

Irene: “Il vantaggio per me più potente nella collaborazione con Claudia è stata la sicurezza e la tranquillità che mi ha trasmesso durante il nostro lavoro insieme. Senza il suo aiuto probabilmente non avrei terminato i corsi con questa carica e non sarei riuscita ad associarmi così facilmente ad APOI. Non che gli sforzi non siano stati tanti, ma è tutto più leggero lavorando in buona compagnia di qualcuno con i tuoi stessi obiettivi!

Sono Claudia e sono una professional organizer

Ti aiuto a migliorare le tue capacità organizzative attraverso la gestione consapevole di spazio, tempo, energie e denaro


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