Sono poche le affermazioni che pur appartenendo al mondo dei detti popolari e dei luoghi comuni riescono a mantenere una loro verità anche con il passare del tempo, resistendo ai cambiamenti nelle abitudini e negli stili di vita.
‘La fretta è cattiva consigliera’ è, secondo me, uno di questi.
L’ambito di applicazione di questa massima è davvero ampio, ma quello che oggi vorrei esplorare ha a che fare con quella irresistibile voglia di decluttering, che prende tante di noi in questo periodo dell’anno.
L’illusione del cambiamento istantaneo
Uno degli errori più comuni quando ci si avvicina al decluttering è l’idea di voler trasformare tutto e subito, passando istantaneamente da uno spazio caotico e ingombro a un ambiente perfettamente organizzato.
Molte persone credono che, per raggiungere l’organizzazione ideale, debbano eliminare il caos in un solo colpo e ottenere rapidamente uno spazio perfetto.
La verità è che questo approccio “tutto e subito” non solo è irrealistico, ma spesso conduce a frustrazione e abbandono del processo a metà strada, perché sopraffatti dall’immensità del compito.
Organizzare i propri spazi in modo efficace e duraturo richiede tempo, pazienza e un metodo strategico, per approssimazioni successive.
Qual è l’atteggiamento mentale giusto?
La ricerca della perfezione può essere fuorviante.
Piuttosto che inseguire un obiettivo “perfetto” fin dal principio, è più efficace procedere per raffinamenti successivi.
Questo richiede un atteggiamento mentale che ci porti:
- ad accettare l’idea di imperfezione iniziale: qualsiasi cambiamento iniziale sarà approssimativo e non completamente ottimale. È importante accettarlo, sapendo che con il tempo e l’esperienza i risultati miglioreranno;
- a monitorare i progressi: osservare attentamente cosa funziona e cosa no, facendo degli aggiustamenti quando necessario. Questa capacità di adattamento è cruciale per un miglioramento costante;
- a mantenere la flessibilità: in percorso di trasformazione non è mai lineare. Ci saranno momenti di accelerazione e altri di rallentamento. Accogliere questi ritmi variabili, invece di scoraggiarsi, permette di mantenere la motivazione a lungo termine.
La strategia delle approssimazioni successive in concreto
Un metodo più efficace per fare decluttering e raggiungere un’organizzazione personale solida è la strategia delle approssimazioni successive.
Questo approccio si basa sull’idea che il cambiamento avviene gradualmente, attraverso piccoli passi consapevoli.
Invece di vedere il decluttering come una trasformazione istantanea, immaginalo come una serie di piccoli passi, ognuno dei quali ti avvicina alla meta. Ecco come applicare questo metodo nella pratica:
1. Inizia da una piccola area
Invece di decidere di affrontare l’intera casa o anche solo un’intera stanza, scegli una singola area. Potrebbe essere un cassetto della cucina, la parte superiore di una scrivania o una mensola. Questa piccola zona diventa il tuo punto di partenza, una sorta di “prima approssimazione”.
Esempio: decidi di iniziare dalla cassettiera del bagno, eliminando prodotti scaduti o non utilizzati. Questo ti permette di fare il primo passo verso l’ordine, senza sentirti sopraffatta da un obiettivo troppo grande.
2. Valuta e migliora
Una volta terminato un piccolo spazio, valuta il risultato e chiediti cosa potrebbe essere migliorato. Potresti aver eliminato alcuni oggetti inutili, ma magari non avere ancora trovato la disposizione ottimale o ti sei accorta che certe cose possono essere ulteriormente eliminate o organizzate. Questa è la seconda approssimazione.
Esempio: dopo aver ordinato il cassetto del bagno, noti che vi sono ancora troppi oggetti simili, come creme o shampoo. Potresti fare un secondo passaggio per ridurre ulteriormente, tenendo solo ciò che realmente utilizzi e trovando modi più efficienti per disporre gli oggetti.
3. Ripeti ed espandi il processo
Con il tempo, applica lo stesso approccio a nuove aree della casa. Man mano che ti abitui al processo, diventa più semplice decidere cosa tenere e cosa eliminare, migliorando la capacità di discernimento.
Esempio: una volta completato il bagno, puoi passare a una zona più impegnativa, come l’armadio. Anche qui, inizia con un settore ristretto, ad esempio i vestiti di una sola stagione. Procedendo per gradi, troverai più facile avanzare senza sentirti sopraffatta.
4. Adatta il sistema alle tue esigenze
Non tutte le soluzioni di decluttering funzionano per tutti. Un passo fondamentale è adattare ciò che stai facendo ai tuoi bisogni e al tuo stile di vita. Questo richiede più approssimazioni successive: provare una soluzione, vedere se funziona, e poi aggiustarla.
Esempio: magari hai provato a ordinare i documenti in cartelle separate, ma scopri che avere troppi scomparti rende tutto più complicato. puoi semplificare il sistema, creando categorie più ampie e meno dettagliate, per ridurre la quantità di decisioni da prendere.
I vantaggi dell’approccio graduale
- Meno stress
Affrontare una piccola area alla volta è meno stressante e più gestibile rispetto all’idea di organizzare tutto insieme. Ogni piccola vittoria crea un senso di realizzazione e ti motiva a continuare. - Più consapevolezza
Un processo graduale permette di acquisire una maggiore consapevolezza di cosa è veramente importante per te. Spesso, oggetti che sembrano indispensabili in un primo momento diventano superflui dopo un po’ di tempo. L’approssimazione successiva offre la possibilità di rivalutare le proprie scelte. - Abitudini durature
L’ordine e l’organizzazione non sono una destinazione, ma un processo continuo. Adottando l’approccio per approssimazioni successive, si sviluppano abitudini che rendono più facile mantenere l’ordine nel lungo periodo. - Flessibilità
Ogni approssimazione ti permette di adattare le tue strategie in base a ciò che funziona e a ciò che non funziona. Questo rende il decluttering un processo personalizzato, piuttosto che una regola rigida da seguire.