Nella mia vita questi ultimi anni sono stati fortemente caratterizzati dalla parola consapevolezza.
Del resto, forse, è quello che dovrebbe succedere invecchiando, quando l’età che avanza non viene subita, ma fatta fruttare.
La consapevolezza si declina in tanti modi, ma oggi voglio parlare della consapevolezza…green.
Ognuno di noi è interconnesso agli altri e all’ambiente. Ogni nostra scelta, per quanto piccola presa in sé, produce comunque conseguenze per gli altri e per il pianeta. Se poi sommiamo tante piccole scelte individuali è probabile che l’impatto finale non sia affatto trascurabile.
Ecco perché scegliere consapevolmente è un imperativo morale. La sostenibilità ambientale non può più essere annoverata tra i temi importanti ma non urgenti.
Dipende da noi scegliere, ogni giorno, consapevolmente, di voler mettere in atto comportamenti sostenibili per il pianeta invece di pensare che sarà qualcun altro a doverlo fare. Almeno, dipende da noi provarci.
Incorporare in ogni mia scelta la variabile sostenibilità è diventata, per me, una necessità.
Questo non significa avere una vita ad impatto zero, sono purtroppo ben lontana da questo. Ma ormai prima di fare una scelta (spesso è una scelta di acquisto o di consumo) mi faccio almeno tre domande:
1) è davvero necessario?
2) c’è un’alternativa sostenibile che posso adottare da subito?
3) su questo aspetto che cosa posso fare per diventare più sostenibile?
Qualche tempo fa, in famiglia, di ritorno da un viaggio, ci siamo divertiti, e impegnati, a stilare un elenco delle azioni da intraprendere per portare nella nostra vita nuove abitudini più consapevoli per il rispetto dell’ambiente e di noi stessi.
La lista di questi ‘impegni presi con noi stessi‘ è ben presto diventata una lista dei desideri, che si arricchisce continuamente di nuove idee e progetti.
Alcuni sono più complessi di altri e avranno bisogno di più tempo per essere realizzati, ma queste sono le azioni concrete che abbiamo già adottato:
- Abbiamo eliminato la plastica monouso (cannucce, bicchieri, piatti e posate di plastica)
- Facciamo la spesa scegliendo prodotti il più possibile privi di imballaggi
- Compriamo frutta e verdura, uova, latte, pane da aziende agricole della zona, rispettando la stagionalità dei prodotti
- Cerchiamo costantemente di migliorare la qualità della nostra raccolta differenziata
- Abbiamo creato una zona di compostaggio in fondo al giardino dove gettare gli sfalci dell’erba e l’umido prodotto: così produciamo meno rifiuti e creiamo nuovo terriccio per l’orto
- Abbiamo abolito l’acquisto di acqua in bottiglie di plastica: abbiamo installato un depuratore e beviamo acqua del rubinetto e, quando abbiamo voglia di bollicine, acqua in vetro con vuoto a rendere, mentre per le gite c’è solo la borraccia
- Abbiamo sostituito spazzolini, cotton-fioc, dischetti in cotone struccanti, assorbenti con alternative ecologiche: gli spazzolini ora sono in bambù, come pure i cotton-fioc, i dischetti struccanti sono in cotone lavabile, mentre gli assorbenti sono stati sostituiti dalla coppetta mestruale…
Noi siamo solo all’inizio, ma Lao Tzu diceva che un viaggio di mille miglia comincia con un solo passo.
Io mi sono messa in cammino.
