Il valore degli oggetti

10 Feb 2022 | Decluttering, Home sweet Home

Quasi due anni di pandemia.

Siamo stati tanto tempo in casa e ci siamo, nostro malgrado, misurati con la spazio che abitiamo molto più di quanto abbiamo mai fatto in passato.

Ognuno di noi avrà imparato una lezione, o comunque si sarà ripromesso di cambiare qualcosa.

Io, per esempio, ho confermato l’esigenza, che già provavo, di ridurre al minimo gli oggetti e di creare spazio intorno a me. Non solo per essere più veloce ed efficace nella vita quotidiana, ma proprio per potermi dedicare a quello che c’è fuori di casa, e che per troppo tempo è stato lasciato sullo sfondo.

Eliminare il superfluo e tornare ad uno stile di vita essenziale e meno consumistico è forse il desiderio di molti.

In questo processo di ‘alleggerimento’ può però capitare di restare bloccati emotivamente e di non riuscire a lasciare andare oggetti che razionalmente sappiamo essere inutili, superflui, brutti o anche irrimediabilmente rotti, ma che, emotivamente, ci tengono legati a loro.

Il mio consiglio in questo caso è di tornare bambini e di utilizzare una tecnica di decluttering che spesso si rivela adatta  ai più piccoli, che non di rado attraversano una fase da ‘accumulatori seriali’ in cui anche la carta delle caramelle diventa un tesoro inestimabile da cui è difficile separarsi.

Questa tecnica prevede di valutare l’utilità (complessiva) di un oggetto incorporando la dimensione delle emozioni oltre che quella della funzionalità. Si cerca insomma di unire la nostra parte più razionale con quella più emotiva per arrivare a costruire una decisione giusta per noi e da noi sostenibile, anche emotivamente.

Immaginiamo allora il nostro bel piano cartesiano, con l’asse delle ascisse (quella orizzontale) che indica l’emozione che suscita in noi un oggetto, e l’asse delle ordinate (quella verticale) che indica invece la funzionalità, cioè quanto un oggetto ci è utile.

Più ci allontaniamo dall’origine degli assi (il punto in cui si intersecano), più i livelli di emozione e utilità aumentano.

Il nostro piano si viene così a dividere in quattro quadranti, ciascuno caratterizzato da specifici valori di emozione e funzionalità.

Idealmente, ogni oggetto che possediamo può essere valutato secondo queste due dimensioni e rappresentato in questo spazio.

Vediamo quindi da vicino le caratteristiche degli oggetti che si vengono a trovare nei quattro quadranti, esplorandoli in senso orario:

 

Alta utilità e bassa emozione – quadrante in alto a sinistra

Qui si trovano tutti quegli oggetti che possiamo chiamare strumenti: ci servono per fare qualcosa di specifico e, solitamente, di necessario, ma non sono oggetti ai quali ci si affeziona. Tipico esempio è l’aspirapolvere: non suscita in noi chissà quale emozione (sì lo so che stai pensando che ci sono eccezioni…confermo, ma, appunto, si tratta di eccezioni), ma difficilmente possiamo pensare di sbarazzarcene, anche se spesso è ingombrante e occupa spazio prezioso.

Non è questa un’area particolarmente adatta al decluttering, inteso come eliminazione del superfluo. Ma una certa attenzione può essere posta nell’evitare acquisti eccessivi (compulsivi?) di strumenti molto specifici, spesso ‘professionali’, che sì, solo l’ideale per fare certi lavori, ma che sono caratterizzati da una bassa frequenza di utilizzo. Per restare in tema di pulizie, un esempio è l’idropulitrice…insomma prima di acquistare valutiamo le nostre effettive necessità e consideriamo che con il prestito tra amici o, al limite, il noleggio possiamo risparmiare denaro e spazio.

 

Alta utilità e alta emozione – quadrante in alto a destra

Qui si trovano quegli oggetti che costituiscono i nostri giochi. Come i bambini, anche gli adulti possiedono dei giochi: pensiamo al cellulare. E’ uno strumento che ha un elevato valore legato alla sua funzione (difficilmenete sostituibile) e che è caratterizzato da un altrettanto elevato valore emotivo. Il cellulare è quasi un’estensione della nostra persona, ne siamo gelosi e quando lo perdiamo o ci viene rubato le emozioni associate vanno ben oltre la perdita economica: ci sembra di aver smarrito una parte di noi e dei nostri legami.

Gli oggetti che stanno in questo quadrante sono difficilissimi da eliminare, e il mio consiglio è di non provarci nemmeno.

 

Bassa utilità e alta emozione – quadrante in basso a destra

Questo è il quadrante dei tesori: si tratta di oggetti di poca utilità pratica, spesso anzi non ne hanno alcuna, ad eccezione di come ci fanno sentire. Sono gli oggetti che risvegliano in noi emozioni, ricordi, sensazioni. Il più delle volte positive, ma in alcuni casi anche tristezza, nostalgia, dolore. Sono quelle emozioni che non vogliamo lasciare andare, non gli oggetti.

In quest’area è possibile fare decluttering (alcune volte anzi è necessario, quando la mole di questi oggetti raggiunge dimensioni importanti), ma io raccomando cautela, proprio perchè, in realtà, si stanno maneggiando sentimenti e non cose.

Una tecnica che funziona è quella di spostare l’emozione dall’oggetto ad un altro supporto, che può essere una fotografia, un video, una pagina di diario, un file. Il volume dell’ingombro diminuisce e l’attaccamento all’oggetto spesso matura in un’elaborazione dell’emozione ad esso collegata. E ci prepara a lasciare davvero andare.

 

Bassa utilità e bassa emozione – quadrante in basso a sinistra

L’ultimo quadrante è quello delle cianfrusaglie. Questo è il regno del decluttering.

Bassa utilità e bassa emozione: perchè tenere queste cose? Sicuramente il loro valore è inferiore allo spazio e alla libertà mentale che otterremo sbarazzandocene.

Dedichiamoci con regolarità all’eliminazione delle cianfrusaglie, non permettiamo che il quadrante si riempia di oggetti.

In questo caso state attenti alle valutazioni affrettate, e, soprattutto, a quelle fatte su oggetti altrui: quello che per voi è una cianfrusaglia, per qualcun altro può essere un tesoro.

Sono Claudia e sono una professional organizer

Ti aiuto a migliorare le tue capacità organizzative attraverso la gestione consapevole di spazio, tempo, energie e denaro


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