L’inverno sembra non finire mai, gennaio ha avuto 123 giorni, e febbraio…sicuri che ne abbia solo 28?
Ma le giornate si stanno allungando, il sole (quando c’è) comincia a scaldare e piano piano stai uscendo dal letargo…ho ragione?
Quello che ti serve a questo punto è un semplice, ma potente, consiglio per spingere sull’acceleratore della produttività, risultare più efficace in quel che fai e guadagnare così tempo e serenità per goderti la primavera in arrivo.
La tecnica del pomodoro può fare al caso tuo.
In che cosa consiste
La tecnica del pomodoro è stata inventata alla fine degli anni ottanta da Francesco Cirillo.
E’ un sistema pensato per la gestione del tempo e per favorire la concentrazione e la produttività.
Consiste in una serie di passi piuttosto semplici da mettere in atto in sequenza:
- Decidi l’attività che vuoi svolgere;
- Metti un ‘pomodoro‘: cioè punta un timer (uno di quelli da cucina, un po’ vecchio stile) a 25 minuti;
- Dedicati senza interruzioni e distrazioni all’attività scelta fino a quando suona il timer;
- Se hai terminato il compito prima dei 25 minuti, passa al successivo e non smettere fino a che scadono i 25 minuti;
- Se ti distrai il pomodoro non vale e devi ricominciare da capo;
- Allo scadere dei 25 minuti fai una pausa di 5 minuti;
- Ripeti la sequenza ‘pomodoro-pausa’ fino ad aver completato 4 pomodori;
- Dopo quattro pomodori fai una pausa più lunga, fino a 30 minuti.
Come vedi niente di particolarmente complicato.
Eppure, nella semplicità sta proprio il suo altissimo potenziale.
Che cosa un pomodoro può fare per te
Funziona benissimo per darti la spinta iniziale e vincere la procrastinazione: 25 minuti di tempo nei quali concentrarti su una determinata attività sono un periodo di tempo abbastanza breve e affrontabile, e, allo stesso tempo, sufficiente per svolgere una quantità di lavoro significativa e soddisfacente.
Permette di aumentare la tua consapevolezza e la tua capacità di pianificare: sei in grado di stimare il numero di pomodori necessari per completare un’attività? quante cose si possono fare in un pomodoro? e in una pausa di 5 minuti?
Aumenta la tua capacità di resistere alle distrazioni: resistere per un tempo definito (i 25 minuti di un pomodoro) è più facile che resistere ‘indefinitamente’; e ogni distrazione disinnescata aumenterà la tua autostima e la tua motivazione a continuare.
Ti allena a mentenere fede ad un piano: se hai stabilito 25 minuti di lavoro concentrato e 5 minuti di pausa, resta fedele al piano e interrompi il compito quando il timer segna lo scadere del pomodoro. Anche quando questo significa interrompere un’attività ‘sul più bello’.
Ti insegna il valore delle pause: se stai lavorando ad un compito impegnativo dal punto di vista concettuale, la pausa è benefica, e soprattutto è tale, se impiegata nel fare attività diverse, ad esempio fisiche: stacca gli occhi e la testa dal computer, muoviti e fai qualcosa di pratico.
Che cosa tu puoi fare per un pomodoro
Non dare al pomodoro più responsabilità di quante ne abbia: senza un’accurata e consapevole pianificazione delle attività fatta prima, anche accumulando pomodori su pomodori non raggiungerai i tuoi risultati. Individuare le attività da compiere e dare loro un ordine resta una tua responsabilità.
Puoi rispettarlo, non attribuendogli i tuoi errori: oltre alle distrazioni che dipendono da te, ci sono anche fattori esterni di distrazione che spesso sono causati da altre persone che entrano nel tuo spazio di lavoro richiedendo immediata attenzione. Ma tu stai finendo un pomodoro! Quindi cosa fare? Interrompere il pomodoro? No, cerca di avere rispetto per lui: avvisa che sei concentrato e che potrai essere disturbato alla fine del tuo pomodoro…
Non abbandonarlo per una più moderna App: puntare manualmente il caro e vecchio timer da cucina (o il timer dell’orologio, facciamo questa concessione alla modernità) dà al tuo cervello un segnale di ‘inizio concentrazione – mode on‘ molto più potente di una qualsiasi app digitale che gestisce, in automatico, timer, pause e misurazioni varie!
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Per scrivere questo articolo ho utilizzato la tecnica del pomodoro.
Ci ho impiegato 3 pomodori e nessuno di loro è stato maltrattato.
Ho rispettato le pause previste, nelle quali ho, nell’ordine: tolto quintali di balsamo dai capelli di mia figlia, portato fuori la mia cagnolina, chiuso il sacchetto della plastica per il ritiro della differenziata.