Attività di cura, benessere mentale e il PO

9 Mar 2023 | Home sweet Home

Oggi mi piacerebbe condividere qualche riflessione su un tema che riguarda un po’ tutti.

La cura della casa.

Sarà la primavera che arriva con il suo carico di pulizie straordinarie, un misto tra una tradizione familiare e un rito di passaggio tra le stagioni.

Sarà che mi trovo nel mezzo di una mini ristrutturazione e casa mia è sottosopra, per scelta.

Sarà che mi sono imbattuta in un interessante ted talk di KC Davis dal titolo “How to do laundry when you’re depressed” che mi ha fatto molto riflettere.

Qualche considerazione in ordine sparso su questo video, che vi invito a guardare (il link è alla fine).

Sono solo semplici attività!

Lavare i piatti, tenere in ordine la casa, fare le lavatrici e riporre i panni…azioni banali, quotidiane, semplici

A volte finiscono per diventare un problema insormontabile e, in certi periodi della nostra vita, far fronte a queste incombenze ci fa sentire sopraffatte.

Che poi, semplici lo sono davvero

Portare a termine ognuna di queste azioni richiede un sorprendente numero di decisioni da prendere, valutazioni da fare, scelte da compiere, azioni da coordinare e prioritizzare.

Una sorprendente mole di energia mentale dedicata a piccole e banali attività quotidiane.

Quando tutto funziona, queste incombenze vengono svolte in automatico, inseriamo il ‘pilota automatico’ e al limite siamo un po’ stanche.

Ma ci sono molte più persone di quelle che immaginiamo per le quali questo pilota automatico si è rotto.

Persone che magari stanno attraversando momenti duri della loro vita: lutti, malattie, crisi economiche e familiari.

Una lavatrice può essere troppo

Semplificare è la strategia per migliorare il benessere mentale

La terapista KC Davis nel suo talk teorizza proprio che partire dal rendere semplici le attività di cura della casa possa essere una strategia vincente per migliorare il benessere mentale più velocemente.

Ma per fare questo è necessario a suo parere mettere a fuoco un punto centrale: il modo in cui si affrontano i compiti domestici non fa di noi buone o cattive persone.

Le attività di cura sono ‘moralmente neutre’.

E questa affermazione, così potente, è di per sé sufficiente a togliere potere a tanti condizionamenti che derivano anche dall’esposizione, non consapevole, a modelli di perfezione che ci vengono proposti.

Anche il ruolo di noi Professional Organizer è importante: nel modo che scegliamo per comunicare la nostra professione, specialmente in ambito domestico, ma non solo, può annidarsi un messaggio non voluto

<< È solo questione di organizzazione, è possibile, è facile, tutti possiamo farlo…ergo, se io invece non riesco o sono pigra, o sono incapace, oppure immatura e irresponsabile, e comunque sia mi sento ‘sbagliata’ >>

Per evitare che questo possa accadere dobbiamo sempre ricordare e mettere in pratica almeno due principi fondamentali della professione: l’assenza di giudizio e la ricerca di un’organizzazione funzionale e utile per la persona.

Questo lo dice chiaramente anche la Davis: “funziona per te? E allora va bene!”.

Ragionare in modo funzionale e non moralistico è quello che serve, specialmente nelle situazioni di forte difficoltà.

Il professional organizer può davvero aiutare!

Non facendo assistenza psicologica o terapia di alcun tipo, non è questo il nostro lavoro, ma aiutando il cliente a trovare soluzioni funzionali, su misura, adatte al momento che sta attraversando e capaci di migliorare la qualità della sua vita. 

Tutto questo senza giudizio

Non solo quello diretto ed esplicito, il più facile da evitare, ma anche quello indiretto, che magari passa dal proporre soluzioni ‘ottimali’ dal punto di vista del professionista, ma irraggiungibili, al momento, dalla persona che abbiamo davanti, che si trova sotto pressione dal confronto costante con un ideale di perfezione che non è in grado di raggiungere.

Insomma, evviva le scorciatoie, le soluzioni sub-ottimali (di cui, in tempi non sospetti, avevo scritto qui), e il motto “abbastanza bene, è abbastanza”.

E adesso godetevi il talk di KC Davis “How to do laundry when you’re depressed”.

Sono Claudia e sono una professional organizer

Ti aiuto a migliorare le tue capacità organizzative attraverso la gestione consapevole di spazio, tempo, energie e denaro


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