L’organizzazione personale è importante a tutte le età.
Ma forse ancora più importante quando si entra nella terza età.
Oggi vorrei concentrarmi su uno specifico aspetto dell’organizzazione: quello degli spazi domestici.
L’organizzazione degli spazi dovrebbe seguire le esigenze specifiche dell’età e dello stile di vita.
Nel caso dell’anziano, gli spazi devono essere organizzati, o se necessario, ri-organizzati per favorire le seguenti finalità:
- sicurezza
- autonomia
- benessere psico-fisico
Lo spazio deve quindi per prima cosa essere sicuro.
Per questo è necessario rimuovere barriere e ostacoli agli spostamenti semplificando la disposizione dei mobili e prevedendo ampi spazi per il passaggio, migliorare l’illuminazione delle stanze e, in generale, eliminare le fonti di pericolo per prevenire cadute (ad esempio, eliminare i tappeti) o incidenti domestici di altro tipo (riducendo gli utensili da cucina a quelli necessari e più sicuri da utilizzare o sostituendo fornelli a gas con quelli a induzione).
Se quindi è vero che in primis l’obiettivo è non nuocere, a questo ben presto si collega quello di favorire il mantenimento nel tempo dell’autonomia della persona attraverso una diversa organizzazione degli spazi domestici.
Uno spazio organizzato in modo semplice e sicuro permette alla persona di trovare quello di cui ha bisogno, di muoversi facilmente tra le diverse stanze, di continuare a svolgere le attività abituali in modo autonomo.
Riuscire a fare da soli dà senso alla vita dell’anziano, valorizza le sue competenze e la sua autostima e rallenta il decadimento fisico e cognitivo.
L’ordine degli spazi e la loro chiarezza organizzativa aumentano la percezione di controllo.
E quando la persona anziana ha la percezione di avere controllo sullo spazio in cui si muove aumenta il suo senso di sicurezza, diminuisce lo stress e preserva l’autonomia.
Tenendo quindi bene a mente i tre obiettivi da soddisfare, l’organizzazione funzionale dello spazio domestico assume un ruolo chiave per sostenere e consolidare anche le routine quotidiane.
Le routine permettono di dare una struttura al tempo e una forma alle giornate, addirittura, nel caso degli anziani, uno scopo, e consentono di navigare nel quotidiano seguendo un filo che non ci fa smarrire, né dimenticare di tutte quelle attività piccole, ma significative nel lungo periodo, che sono un bene per noi.
Ecco, tutto questo è ancora più vero per l’anziano.
Nel suo caso, adottare e mantenere buone routine aiuta:
- a contrastare problemi di memoria
- a restare attivo e a non ‘lasciarsi andare’
- ad alleggerire alcune incombenze della vita quotidiana
- a sostenere i figli o chi assiste l’anziano a mantenere un controllo ‘discreto’.
In questo ambito, la presenza e il supporto di un professional organizer – anche in collaborazione con altri professionisti – può fare la differenza nell’accompagnamento verso la terza età.
