Avere cura è innanzitutto non sprecare

23 Mar 2023 | Green Living

Ieri è stata la Giornata Mondiale dell’Acqua.

E credo davvero che, per la prima volta, tanti e tante di noi abbiano sentito la necessità di riflettere sulla situazione che stiamo vivendo.

L’acqua è un bene sempre più scarso, ma alle nostre latitudini continua ad essere disponibile liberamente e a prezzi relativamente bassi, soprattutto se comparati con i prezzi raggiunti da energia elettrica e gas.

Questo non aiuta a mettere in evidenza il fattore scarsità e a incentivare scelte e comportamenti virtuosi per ridurre o eliminare gli sprechi.

Ma sono ottimista e voglio credere che questa volta non sarà necessario arrivare a toccare il portafoglio per comprendere che tutti dobbiamo fare la nostra parte

Prima che sia troppo tardi.

Fare la nostra parte proprio come il colibrì della ormai famosa storia popolare:

“Un giorno la foresta prese fuoco. Tutti gli animali scapparono per salvarsi la vita. Si fermarono sul bordo della foresta guardando le fiamme distruggere tutto, fra terrore e tristezza. Sopra le loro teste, un colibrì volava avanti e indietro avanti e indietro. Gli animali più grandi gli chiesero cosa stesse facendo. «Volo fino al lago per prendere acqua e tentare di spegnere il fuoco». Gli animali si misero a ridere e dissero: «Non puoi spegnere questo fuoco!». Il colibrì rispose: «Io faccio ciò che posso».”

Pur pensando che siano necessari interventi di tutti i soggetti politici ed economici per invertire la rotta, credo tuttavia, da sempre, nella responsabilità personale e quindi nell’adozione e nella promozione di tutti quei comportamenti virtuosi che sono nelle nostre possibilità.

Ecco, al momento, il mio personalissimo piano d’azione in tre punti:

  1. Raccogliere l’acqua piovana: ho un giardino e credo che le piante salveranno il mondo, quindi non ho intenzione di far morire quelle che ho. Ma sono stanca di utilizzare acqua potabile per irrigare e ho quindi deciso di installare delle cisterne per la raccolta dell’acqua piovana. Il tentativo è quello di intercettare le piogge che scaricano a terra elevate quantità d’acqua ma concentrate in pochi giorni o addirittura ore. In questo scenario, caratterizzato da eventi estremi, lo stoccaggio dell’acqua da utilizzare in un secondo momento diventa cruciale.
  1. Scegliere piante che sappiano resistere in climi caldi e in condizioni di scarsità d’acqua: come dicevo, ho un giardino e amo le piante. Non ho quindi intenzione di procedere con epurazioni di alcun genere…ma un giardino evolve, richiede manutenzione e capita che alcune piante si ammalino e si debbano sostituire. Ecco che allora diventa importante scegliere piante e fiori che si adattino al nuovo clima e non ostinarsi a volere i giardini lussureggianti che ammiriamo in montagna o nella campagna inglese.
  1. Studiare, informarsi e partecipare: conoscere e comprendere i fenomeni che stiamo vivendo è necessario per muoversi correttamente e non assecondando mode o false credenze. Non è facile selezionare le fonti affidabili, ma anche in questo caso studiare, leggere e approfondire è l’unica strada per costruire un patrimonio informativo autorevole e il più possibile completo. Però non basta: partecipare alle iniziative (serie) in tema di salvaguardia dell’ambiente e della risorsa acqua è forse l’unico modo per diventare massa critica e provare a orientare le scelte degli altri soggetti, economici e politici. 

Un singolo colibrì lo possono non vedere o ignorare, ma uno stormo di milioni di esemplari credo di no.

Immagine di rawpixel.com su Freepik

Sono Claudia e sono una professional organizer

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