Appunti di organizzazione

13 Apr 2023 | As time goes by, Life Travel Soul

Riprendere il lavoro e la routine scolastico-familiare dopo qualche giorno di vacanza è stato abbastanza difficile.

Ho staccato completamente per quattro giorni, che poi non sono quattro settimane, e ieri, al rientro, mi sono sentita persa: annegavo nella vastità di uno spazio e di un tempo che sembravano in grado di contenere tutto e poi, invece, hanno contenuto solo la mia frustrazione.

Cosa è successo?

In breve, ho fatto l’errore di non aver organizzato le giornate immediatamente successive al rientro.

Ho infatti lasciato che questi giorni fossero lasciati all’improvvisazione e al ‘sentimento’, facendo programmi piuttosto ampi e indefiniti su quello che avrei fatto.

Cosa sarebbe stato più utile fare?

  1. Decidere prima quali cose avrei fatto

Stabilire con precisione le singole attività a cui mi sarei dedicata avrebbe consentito di risparmiare energia mentale al momento di iniziare. L’unico sforzo sarebbe stato quello di consultare l’agenda e mettermi all’opera. Invece ho perso tempo ed energie cercando di focalizzare l’attenzione su quello che sarebbe stato più importante affrontare, e sono stata poco efficace nel concluderlo. E quest’errore l’ho fatto sia con il lavoro che con le attività personali e familiari.

  1. Abbassare le aspettative

Nella indeterminatezza del mio ‘programma d’azione’, sono comunque riuscita nell’impresa di figurarmi mentalmente una eccessiva quantità di lavoro da concludere. Fare un elenco dei singoli compiti avrebbe potuto rendere manifesto il carico di lavoro esagerato e mi avrebbe aiutata a scegliere su che cosa concentrarmi.

Probabilmente evitando gran parte della frustrazione che a fine giornata ho invece sperimentato.  

  1. Separare attività lavorative e familiari

Non avendo fatto un piano, ho lasciato che le attività lavorative e gli impegni familiari si succedessero senza ordine e senza confini lungo tutta la giornata.

La conseguenza è stata quella di una giornata caotica e improduttiva, dove sono stata trascinata da quello che succedeva e dalle esigenze altrui senza che potessi ormai fare granché per dire la mia. La classica immagine della padrona portata a spasso dal suo cane, che la tira a destra e sinistra senza una meta precisa. 

  1. Stabilire un orario di inizio e fine attività

Mi ero detta che sarebbe stata una giornata di lavoro piena, e in aggiunta avevo immaginato di fare chissà quante cose…e quindi, perseverando nell’errore, non ho pensato di stabilire un orario di inizio e soprattutto di fine lavoro.

Questo, ovviamente, non si è tradotto in maggiore produttività, ma in più confusione, più stanchezza serale e anche in più malumore.

Che cosa ho imparato? 

Che le buone abitudini, quando sono veramente buone, servono innanzitutto a me.

Che quando hai un piano d’azione organizzato puoi sempre prenderti il lusso di non seguirlo, ma fare il contrario diventa difficile.
Che fare errori simili fa parte del gioco, che non si è mai abbastanza arrivati da non commetterne più e che, tutto sommato, possono essere l’occasione buona per un ripasso e per scriverci un articolo del blog.

Sono Claudia e sono una professional organizer

Ti aiuto a migliorare le tue capacità organizzative attraverso la gestione consapevole di spazio, tempo, energie e denaro


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