Nelle ultime settimane si è tenuto un acceso dibattito intorno alla proposta di due pedagogisti di vietare l’uso dei cellulari sotto i 14 anni e l’accesso ai social sotto i 16.
La proposta è stata sostenuta da molti e osteggiata da altri, tra i quali figuravano anche pedagogisti.
In questa sede non è mia intenzione entrare nel merito di questo dibattito e soprattutto schierarmi da una parte o dall’altra. Tra l’altro, ritengo che la contrapposizione tra le due posizioni sia stata più mediatica che reale, e che i social abbiano, di nuovo, svolto in maniera egregia il loro lavoro: semplificare eccessivamente il tema, polarizzare la discussione e fare di tutto per impedire un confronto costruttivo.
L’eventuale questione da dibattere, a mio parere, non era tanto il fatto che l’utilizzo degli smartphone in un’età precoce possa rappresentare un elevato fattore di rischio per lo sviluppo di bambini e bambine, quanto piuttosto la ricerca di possibili soluzioni da mettere in campo per mitigare questo rischio.
Ma veniamo al titolo di questo articolo: cosa lega lo smartphone e la matrice di Eisenhower?
La Matrice di Eisenhower: un breve ripasso
La matrice di Eisenhower, attribuita al presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower, è un modello che aiuta a gestire il tempo attraverso la distinzione di attività su due assi: urgenza e importanza.
Questa matrice è composta da quattro quadranti:
- Quadrante 1: Urgente e Importante – Attività che richiedono attenzione immediata e hanno un impatto significativo.
- Quadrante 2: Non Urgente ma Importante – Attività che, sebbene non immediate, sono cruciali per il raggiungimento di obiettivi a lungo termine.
- Quadrante 3: Urgente ma Non Importante – Attività che sembrano pressanti ma non contribuiscono in modo sostanziale al benessere o agli obiettivi.
- Quadrante 4: Né Urgente né Importante – Attività che consumano tempo e risorse senza portare alcun valore reale.
La chiave di un’efficace gestione del tempo è dare priorità alle attività del secondo quadrante, quelle non urgenti ma importanti, evitando di essere risucchiati dalle urgenze non rilevanti o dalle distrazioni.
Se vuoi saperne di più ti invito a leggere il mio articolo “La Matrice di Eisenhower“.
Legame tra Matrice di Eisenhower e Smartphone
Nell’era della tecnologia digitale, lo smartphone è diventato un compagno inseparabile per molti adolescenti.
Se da un lato questo dispositivo offre infinite possibilità di comunicazione e accesso immediato alle informazioni, dall’altro sta contribuendo a plasmare la loro percezione di ciò che è urgente e importante.
Per gli adolescenti, l’uso pervasivo dello smartphone potrebbe distorcere queste due categorie fondamentali, con conseguenze significative sul loro cervello e sui loro comportamenti.
Un nuovo scenario di distrazioni e urgenze artificiose
Con l’avvento dello smartphone, l’architettura delle priorità sembra essersi trasformata, specialmente per gli adolescenti.
Le notifiche costanti da social media, messaggi e app creano un flusso continuo di stimoli che richiedono attenzione immediata.
In questo scenario, ciò che è davvero importante viene spesso messo in secondo piano rispetto a ciò che appare come urgente.
Ogni notifica su uno smartphone è costruita per sembrare urgente: i messaggi, i “like”, i nuovi follower, i commenti – tutti questi eventi sono presentati come se richiedessero una risposta immediata.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi, tali notifiche appartengono al terzo quadrante della matrice di Eisenhower: urgenti ma non importanti. Nonostante ciò, gli adolescenti spesso interrompono attività significative (studio, sport, relazioni personali) per rispondere a questi stimoli, sovrapponendo urgenze artificiali a ciò che realmente conta.
Inoltre, il continuo bombardamento di notifiche e messaggi non solo distorce l’urgenza, ma modifica anche la percezione di cosa sia importante: le piattaforme di social media sono progettate per catturare l’attenzione, alimentando una percezione di sé basata su metriche esterne come “mi piace” e condivisioni.
In questo modo, l’adolescente può percepire la cura della propria immagine online, o la risposta immediata alle sollecitazioni provenienti dagli amici come un’attività cruciale per la propria socialità e per coltivare le proprie relazioni di amicizia.
Il rischio è che attività davvero importanti come lo studio, il riposo o le relazioni offline siano relegate nel quarto quadrante: né urgente né importante.
Questo shift di priorità rischia di compromettere la crescita personale e lo sviluppo di competenze a lungo termine.
Ridisegnare urgenza e importanza nell’era digitale
È essenziale ripensare l’uso degli smartphone in modo da ridurre la distorsione di urgenza e importanza per gli adolescenti.
Alcune strategie possono aiutare a riportare equilibrio nella gestione del tempo e delle priorità:
- Creare periodi di disconnessione: promuovere momenti di disconnessione quotidiana dagli smartphone, soprattutto durante le attività importanti come lo studio o lo sport, può aiutare gli adolescenti a riconnettersi con compiti che richiedono impegno e concentrazione. In questo modo, i compiti del quadrante 2 riceveranno l’attenzione che meritano.
- Rendere consapevole l’uso del tempo: aiutare gli adolescenti a riflettere su come trascorrono il tempo e a classificare le loro attività secondo la matrice di Eisenhower può essere un potente strumento per aumentare la consapevolezza. Educare alla differenza tra urgenza percepita e reale può aiutare a combattere la dipendenza da notifiche e migliorare la capacità di stabilire priorità.
- Sfruttare la tecnologia in modo consapevole: gli smartphone stessi possono essere utilizzati per implementare sistemi di gestione del tempo più efficaci, utilizzando app che bloccano le notifiche durante i momenti di studio o promuovono un uso più intenzionale del dispositivo. L’obiettivo è fare in modo che la tecnologia serva l’utente e non viceversa.
Per concludere, mi sento di sottolineare che la scelta delle strategie da utilizzare non può non tenere conto dell’età di bambini e ragazzi.
Per i bambini piccoli l’utilizzo degli smartphone dovrebbe essere probabilmente del tutto evitato.
Crescendo, potrebbero essere utilizzate strategie che prevedono l’investimento sulla consapevolezza (nell’uso del tempo e degli strumenti digitali) e la fissazione di limiti chiari sui momenti e sulla durata dell’utilizzo.
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