Parlare di sostenibilità oggi è molto ‘di moda’.
Nel 1972 il concetto di sostenibilità è stato introdotto per la prima volta nel corso della prima conferenza ONU sull’ambiente.
Più avanti, nel 1987, il ‘Rapporto Brundtland‘ ha definito l’obiettivo dello sviluppo sostenibile come paradigma stesso dello sviluppo e ha coniato la definizione che ancora oggi viene utilizzata:
Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.
Da ultimo, nel 2015 i governi di 193 Paesi membri delle Nazioni Unite hanno adottato ‘L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile’ che fissa 17 obiettivi e 169 traguardi ad essi associati da raggiungere in ambito ambientale, economico e sociale.
Il raggiungimento di questi obiettivi è demandato a nazioni, imprese pubbliche e private, alla società civile e al mondo dell’informazione e della cultura.
Ma qual è il ruolo che può (deve?) giocare la singola persona?
Da un lato è indubbio che ciascuno di noi ha la possibilità di impegnarsi in prima persona a promuovere e adottare comportamenti indirizzati al raggiungimento di questi obiettivi di sostenibilità. Ne ho parlato anch’io su questo blog qualche tempo fa in questo articolo che parlava di scelte di consumo sostenibili e di consapevolezza ‘green‘.
Ma ritengo interessante guardare alla sostenibilità personale anche in un’altra accezione. Ognuno di noi ha infatti la possibilità di fare diventare se stesso e il proprio stile di vita un ‘ecosistema sostenibile’.
Per raggiungere questo risultato è necessario darsi degli obiettivi e dei target specifici. Generalizzare – come nel caso dell’agenda 2030 – non è possibile. I valori e gli obiettivi di ognuno di noi sono infatti unici e personali. E soprattutto, solo noi sappiamo in che stato si trovano i vari aspetti della nostra vita, quali hanno bisogno di essere riequilibrati e quali sono le azioni correttive più efficaci per raggiungere l’obiettivo.
Quello che invece è valido per tutti è quella che io chiamo:
Equazione della sostenibilità personale
La sostenibilità personale, ossia -mutuando la celebre definizione del rapporto Brundtland – la soddisfazione dei nostri bisogni attuali senza minare la possibilità di soddisfare anche quelli futuri, si basa infatti per tutti noi sulla capacità di riconoscere e definire la nostra personale agenda di valori e bisogni e sulla capacità di organizzare in modo funzionale i processi e le risorse di cui disponiamo per realizzare uno stile di vita equilibrato e sostenibile nel tempo.
Sostenibilità personale = Consapevolezza * Organizzazione
