International Mountain day

9 Dic 2021 | Green Living

Sabato 11 dicembre è la giornata internazionale della montagna e ho voglia di celebrarla a modo mio.

Amo la montagna in modo assoluto, non è sempre stato così, ma con gli anni l’amore è cresciuto e se oggi penso a un posto dove sto bene, penso a me stessa in montagna.

Credo che il motivo sia legato proprio a come mi fa sentire: per me la montagna significa rallentare i ritmi, ricaricare le energie e dare libero sfogo alla creatività.

 

Lo spazio

Le mie case di montagna sono sempre state prese in affitto, già arredate, di solito in modo essenziale anche se funzionale. E sono sempre state più piccole di casa mia.

Cosa questa che si è rivelata una benedizione.

Facili e veloci da pulire e tenere in ordine. Il tempo dedicato alle pulizie è ridotto all’osso, spesso è sufficiente che ognuno di noi lasci la stanza in ordine dopo averla usata perchè proprio non si crei la necessità di grandi lavori.

Senza ripostigli, cantine, soffitte e armadi pieni di tutto quello che in una o più vite si vanno accumulando, malgrado una buona propensione al decluttering, la vita è più leggera. E ti rendi conto di quanto poco serva, in realtà, per vivere bene. Servono davvero tutte quelle lenzuola e quella biancheria da bagno? Bastano due cambi e una buona organizzazione delle faccende domestiche per non avere problemi.

Ci si raduna tutti insieme nella stessa stanza, davanti al camino o alla stufa, o al tavolo della cucina. Condividendo spazi più stretti, ma senza mai disturbarci l’uno con l’altra. Quando siamo a casa, devo ammetterlo, è un po’ diverso e ci sono periodi in cui gli impegni ci portano continuamente fuori: ritrovarci in montagna per noi è condividere gli stessi spazi e godere della presenza reciproca. E a me questo serve per ricaricare le batterie.

Ma la montagna vuol anche dire spazi aperti e natura nella quale immergersi. Uscire di casa e ritrovarsi nel bosco è immediato. Che sia un sentiero nei prati, raggiungere un rifugio o una vecchia chiesetta: non serve essere una sportiva, ma solo uscire e cominciare a camminare, in silenzio, osservando la meraviglia che ci circonda e rendendosi conto che per stare bene serve poco.

Vivere la montagna mi fa sempre apprezzare il piacere e la facilità di vivere con meno di quello che normalmemente si possiede.

E, tornata a casa, non è raro che mi venga voglia di mettere mano alla cantina o a qualche armadio e alleggerirlo ulteriormente.

 

Il tempo

Ma, per me, la vera magia la montagna la fa con il tempo: lo rallenta.

Quarantotto ore in montagna sono decisamente più lunghe di quarantotto ore a casa. Ho ragione?

Ancora non ho capito qual è il segreto. Forse, semplicemente, quando ci trasferiamo in montagna scegliamo di andare in un’altra dimensione, nella quale non ci portiamo impegni, incombenze, le ansie del lavoro, e nemmeno l’obbligo di divertirci e ‘fare cose interessanti‘.

Portiamo noi stessi e i nostri bisogni e, quando arriviamo, questi prendono il comando della situazione e le giornate cominciano a scorrere seguendo i ritmi della natura e i bisogni primari.

Mangiare, dormire, camminare, parlare, osservare, ascoltare. Al limite un libro, un film, della musica, una merenda tra amici.

Il tempo si dilata e riesce sempre a contenere tutto: lenti risvegli, lunghe colazioni in pigiama, pranzi semplici ma seduti alla tavola apparecchiata come quando ero bambina, pisolini pomeridiani, passeggiate e anche gli infiniti compiti dei ragazzi.

E’ un tempo denso e intenso, ma pacato. Solo in montagna trovo così facilmente la capacità di rilassarmi e sintonizzarmi con me stessa.

E quando scelgo di lavorare, la produttività è sempre ai massimi livelli. In montagna riesco a mettere in pratica il batch working e le distrazioni sono davvero ridotte ai minimi termini.

 

Le energie

Andare in montagna, trascorrere lì anche solo un fine settimana, ha il potere di ricaricare le mie batterie, ridarmi il buon umore quando l’ho perso, ritrovare la concentrazione quando sto girando a vuoto.

Il contatto con la natura, il colore verde degli alberi intorno a me, i profumi di legno, resina, muschio, l’aria fresca e frizzante: tutto mi calma, mi guarisce e mi migliora.

Cerco di non far passare mai un mese senza andare in montagna a ricaricare le borracce.

Ma, soprattutto, in montagna trovo di solito soluzioni a questioni che mi preoccupano e il coraggio di accettare quello che ancora non può essere risolto.

Come se la distanza da casa e dal solito contesto mi desse la capacità di vedere le cose in prospettiva.

Insomma, la montagna fa parte della mia vita e della mia personale ecologia, e niente come la montagna è in grado di regalarmi serenità e benessere.

Comunque, che sia montagna oppure no, auguro a tutti di trovare un posto dove stare così.

 

 

Sono Claudia e sono una professional organizer

Ti aiuto a migliorare le tue capacità organizzative attraverso la gestione consapevole di spazio, tempo, energie e denaro


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