Professional Organizer: un gioco da ragazzi

21 Set 2023 | School

Ormai lo sapete, soprattutto se mi seguite sui social: sono una Professional Organizer che affianca i ragazzi e ragazze, delle scuole medie e superiori, nel percorso di studio, per aiutarli a sviluppare e allenare le loro competenze organizzative.

Il mio obiettivo è aiutare ragazzi e ragazze a tirare fuori il meglio dall’esperienza scolastica che stanno vivendo. E lo faccio insegnando loro a utilizzare al meglio l’organizzazione personale.

I ragazzi e la scuola

Troppo spesso ho la sensazione che la scuola sia pensata ed organizzata per soddisfare le esigenze di tutti, tranne quelle dei ragazzi (ma non escludo che poi, comunque, restino delusi anche quelli per i quali la scuola sembra pensata…).

Diversi sondaggi comparsi nei mesi scorsi sui quotidiani nazionali e su siti di informazione mostrano una scuola che crea scontento, che produce alti livelli di stress nei ragazzi e che non riesce ad essere all’altezza delle loro aspettative.

La scuola è vissuta come un luogo dove andare per rispondere a un obbligo imposto dall’alto, e non il luogo nel quale si realizza un’esperienza soddisfacente, gratificante ed entusiasmante. 

Ma la scuola può e deve essere tanto altro, e in molti casi riesce ad esserlo davvero: quando ‘aggancia’ i ragazzi e le ragazze e li fa stare bene in un luogo in cui sono visti come persone e nel quale possono imparare, condividere e crescere, sviluppando il senso critico e scoprendo ciascuno i propri talenti.

Che ruolo gioca il Professional Organizer?

Ed io, come Professional Organizer, come mi inserisco in questo contesto?

È una riflessione necessaria e doverosa per rispondere alle domande sul ruolo del Professional Organizer e sulla sua utilità e, in seguito, per impostare in modo deontologicamente corretto il rapporto del P.O. con il proprio cliente.

Quando devo spiegare in che cosa consiste il mio ruolo e che tipo di lavoro faccio, parto sempre precisando quello che non sono e che non faccio.

Non sono un’insegnante. Il mio obiettivo non è dare ripetizioni sulle varie discipline. 

Non sono formata per fare questo e non lo faccio.

E non ho nemmeno la presunzione di ritenermi il soggetto in grado di supplire alle eventuali carenze della scuola

Come Professional Organizer ho un altro compito: affiancare i ragazzi, comprendere le loro difficoltà e suggerire e insegnare strategie organizzative che siano in grado di far sentire lo studente il ‘pilota’ della sua esperienza scolastica.

Il potere dell’organizzazione personale

L’organizzazione personale ha davvero il potere di restituire il controllo sui processi e sulle situazioni che i ragazzi affrontano, a scuola, e negli altri ambiti di vita.

E quando un ragazzo comprende che esistono strumenti e strategie che gli consentono di riprendere questo controllo e di decidere come procedere nel percorso, passa da una situazione di passività ad una nella quale si rende protagonista attivo della sua esperienza scolastica.

Allenare le competenze organizzative consegna ai ragazzi una chiave per aprire la cabina di guida della loro vita scolastica, responsabilizzandoli e motivandoli.

Andranno a scuola – luogo che spesso li fa sentire non compresi e nell’impossibilità di incidere direttamente sull’esperienza che stanno vivendo – non solo perché devono, ma perché comprendono che, con gli strumenti e le strategie giuste, potranno tirare fuori il meglio da quell’esperienza.  

E quando avranno fatto questo cambiamento, saranno veramente ‘presenti‘ in quel luogo, pronti ad ascoltare, a farsi coinvolgere e a imparare.

Vedere un ragazzo fiorire in questo modo, vi assicuro, è impagabile.

Immagine di Freepik

Sono Claudia e sono una professional organizer

Ti aiuto a migliorare le tue capacità organizzative attraverso la gestione consapevole di spazio, tempo, energie e denaro


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