Questa stagione chiama a gran voce il decluttering.
Che cosa c’è di meglio che ripartire ad inizio autunno, liberandosi dal superfluo e con la casa e la mente più leggere?
Per me, personalmente, niente.
E l’invito, a te che mi leggi, è quello di non sottovalutare il potere di questa ‘pratica’ in grado di infondere energie che saranno preziose nei mesi invernali.
Oggi ti voglio parlare nello specifico di quando il decluttering coinvolge i tuoi figli.
Un decluttering fatto per e con i ragazzi
È una verità universalmente riconosciuta che, quale che sia la dimensione della stanza dei figli, il loro numero, e la loro età, il caos che si può sprigionare riesce sempre a superare i limiti della fisica.
Il decluttering diventa quindi una pratica indispensabile se si vuole sopravvivere in casa propria.
Ma è altrettanto vero che i ragazzi, non tutti, ma molti di loro, tendono ad affezionarsi moltissimo alle loro cose, anche quando non più utilizzate o addirittura rotte.
Cose da evitare
Partiamo quindi con il ricordare quello che non è bene fare quando si vuole intraprendere un’attività di decluttering:
1. Non dimenticare che il decluttering serve a te, mamma, ma deve portare risultati positivi anche per i tuoi figli! Ricorda che stai maneggiando abiti e oggetti che appartengono a loro e ciò che per te è una ‘cianfrusaglia’, per loro potrebbe essere un ‘tesoro’ (leggi qui se vuoi saperne di più).
2. Non essere drastica. Proprio perché non stai maneggiando oggetti, ma emozioni, cerca di rispettare i sentimenti e le eventuali difficoltà dei tuoi figli. Ricerca il compromesso e concedi i tempi supplementari nel caso la scelta sia troppo difficile.
3. Non convincere ad eliminare il superfluo promettendo di sostituire ciò che è stato buttato con nuovi oggetti. La pratica del decluttering deve anzi essere l’occasione per riflettere insieme sulle scelte di consumo consapevole.
Il decluttering come ‘pratica’ educativa
Il decluttering è un ottimo modo per veicolare attraverso un’attività pratica condivisa alcuni valori:
1. Insegna ai ragazzi a scegliere e ad assumersi la responsabilità di questa scelta: tengo, butto, regalo, vendo…
2. Insegna ai ragazzi ad occuparsi del proprio spazio e ad avere cura delle proprie cose;
3. Allena i ragazzi ad organizzarsi, a lavorare per categorie, a fare un piano e a rispettare i tempi;
4. Migliora la produttività, la concentrazione e la creatività, favorendo la costruzione e il mantenimento di spazi organizzati e funzionali allo studio.
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